L’attenzione condivisa (o joint attention) è la capacità di coordinare il proprio sguardo e il proprio interesse con quello di un’altra persona verso un oggetto o un evento.
È una delle conquiste più significative dello sviluppo precoce: compare intorno ai 9–12 mesi e rappresenta una base cruciale per la comunicazione e per la comprensione sociale.
Quando un bambino segue lo sguardo dell’adulto o indica qualcosa per condividerlo, non sta semplicemente guardando: sta comunicando un’intenzione, un interesse, un significato.
Attraverso l’attenzione condivisa, il bambino scopre che “guardare insieme” significa anche comprendere insieme.
Numerosi studi mostrano che la qualità dell’attenzione condivisa nei primi anni predice lo sviluppo linguistico e socio-cognitivo successivo.
Nei disturbi dello spettro autistico, questa competenza è spesso compromessa, rendendo più difficile l’accesso spontaneo alla comunicazione reciproca.
Promuovere esperienze di attenzione condivisa, quindi, non è solo un obiettivo educativo: è un modo per sostenere la crescita della mente sociale.




